Il VTA si basa sulla identificazione degli eventuali sintomi esterni che l'albero evidenzia in presenza di anomalie a carico del legno interno; anche laddove non esistano cavità o evidenze macroscopiche del decadimento in corso (ad esempio funghi che si sviluppano sui tessuti legnosi) è possibile, attraverso il riconoscimento di tali sintomi, cogliere il segnale della presenza di difetti meccanici e fisici all'interno dell'albero.
Se vengono individuati dei sintomi di difetto, questi devono essere confermati da metodi di analisi approfonditi e devono poi essere dimensionati. Cosi, alberi sani vengono esaminati in modo non distruttivo e solo se i sospetti vengono confermati si procede ad un'indagine più approfondita dell'albero.
Il metodo VTA si svolge in tre fasi:
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Controllo visivo dei difetti della vitalità. Se non si riscontrano segnali preoccupanti, l'esame è terminato. L'indagine visiva viene effettuata considerando l'albero della sua interezza e prendendo in considerazione la sua morfologia, il suo aspetto fisiologico e le sue caratteristiche biomeccaniche.
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Identificazione del difetto. Se vengono riscontrati sintomi di difetti, essi vengono esaminati per mezzo di un'indagine più approfondita per stimare la localizzazione del punto debole e la sua espansione assiale.
Il metodo VTA prevede quindi un'analisi più approfondita solo per i soggetti che manifestrano uno o più difetti tra quelli sopra elencati.
- Dimensionamento dello spessore della parete residua. Se il difetto è preoccupanete deve essere dimensionato per valutare lo spessore residuo della sezione trasversale della parete. Se dimensionando il difetto si ha la prova di un alto rischio di rottura e l'albero è scarsamente vitale, allora è da sostituire. Se deve essere assolutamente risparmiato, perchè è un esemplare raro, carico di storia, allora è possibile ridurre i rischi di danneggiamento con opportuni intereventi di tipo manutentivo.